Il formato WebP, di cosa si tratta? Abbiamo già parlato di come esistano differenti formati di immagine, questi file hanno un impatto non solo sulla grafica per la stampa, ma anche per le performance del nostro sito web, il WebP, appunto, è uno di questi.
La riduzione delle immagini per il Web
Ottimizzare le immagini per i siti web è divenuta una necessita sempre più impellente quando parliamo di posizionamento. la velocità di caricamento è un fattore essenziale in ottica SEO e, di conseguenza, assieme alla struttura e ai contenuti, anche la dimensione delle immagini viene tenuta in considerazione.
Il modo in cui si raggiunge questo risultato è la compressione dei files. Attualmente esistono due tipologie di compressione delle immagini: lossy e lossless.
Lossy: in questo caso la compressione avviene grazie alla perdita dei dati dell'immagine e riducendo la qualità. Il file ottenuto in questo modo sarà più piccolo di quello di origine.
Lossless: l'informazione contenuta nel file compresso è la stessa del file originale, ma ne rimuove i dati ridondanti o non essenziali grazie all'azione di un algoritmo. Il risultato è una perdita minore della qualità dell'immagine.
La storia del formato WebP
Il formato immagine WebP è un tipo di estensione relativamente nuova, sviluppata da Google nel 2010. Il motore di ricerca lavora costantemente per sviluppare soluzioni in grado di rendere la rete più rapida, in questo caso era al lavoro su un nuovo formato video per comprimere i fotogrammi: il WebM. La soluzione, però, era adatta anche alle immagini statiche. Così, il motore di ricerca ha rilasciato questo nuovo formato.
Google lo ha utilizzato per differenti applicazioni, soprattutto per Google Chrome. Oggi il formato WebP è supportato su tutti i browser basati su Blink (motore di rendering per browser nato come fork di Google) che costituiscono almeno l'80% dei sistemi in uso.
Perchè il formato WebP è importante
Questo formato particolare è stato pensato per utilizzare entrambi i tipi di compressione, lossy e lossless, allo scopo di fornire immagini più piccole e veloci ma, al tempo stesso, di maggiore qualità.
Un formato talmente versatile che non solo ottimizza prestazioni e funzionalità, riducendo le dimensioni delle immagini fino al 30% rispetto alle JPG, ma supporta anche le trasparenze e le animazioni.
Il vantaggio che offre, di poter utilizzare differenti tipologie di immagine ad una dimensione ridotta, permette tempi di caricamento più brevi e una maggiore libertà nella progettazione dei siti web, una soluzione che dovrebbe essere presa sempre in seria considerazione.
Come gestire una immagine in formato WebP
L'unico svantaggio di questo tipo di estensione consiste nel fatto che le immagini non possono essere aperte facilmente dal nostro disco, in locale. Occorre utilizzare estensioni specifiche o programmi di grafica professionali come Photoshop. Per fortuna esistono anche soluzioni più semplici per convertire una immagine già esistente (PNG o JPG) in Webp, come i tool online (ad esempio Squoosh).
Attualmente, per la progettazione di siti web su CMS, come Joomla o Wordpress, l'utilizzo di questo tipo di immagini è ancora limitato, può essere implementato però, modificando il codice, o utilizzando plugin e componenti particolari.
Se desideri saperne di più, poi richiederci una consulenza SEO per il posizionamento del tuo sito web.