il primo personaggio a fumetti italiano

Quando pensiamo ai fumetti italiani, ci vengono subito in mente grandi nomi come Tex, Dylan Dog o Corto Maltese. Ma prima di loro, molto prima, c’è stato un piccolo personaggio che ha aperto la strada a tutti. Dal Corriere dei Piccoli, il primo vero personaggio a fumetti in Italia, ha segnato l’inizio di una tradizione che avrebbe fatto scuola per generazioni. Scopriamo di chi si tratta.

La nascita del Corriere dei Piccoli

Il Corriere dei Piccoli, noto anche come "Corrierino", è stato il primo settimanale italiano interamente dedicato ai bambini, pubblicato dal 27 dicembre 1908 al 1995. Ideato dalla giornalista Paola Lombroso Carrara come supplemento del Corriere della Sera, il suo scopo era educativo e culturale, mirando a formare i giovani lettori con contenuti di qualità, tra cui storie illustrate, articoli di divulgazione scientifica e narrativa. La rivista ha svolto un ruolo fondamentale nell'introduzione e nella diffusione del fumetto in Italia, presentando per la prima volta al pubblico italiano storie a fumetti di autori italiani e stranieri.

Bilbolbul: Il primo fumetto italiano e la sua eredità

Bilbolbul fece la sua prima apparizione il 27 dicembre 1908 proprio sul primo numero del Corriere dei Piccoli, il supplemento settimanale del Corriere della Sera pensato per i giovani lettori. Nel panorama del fumetto italiano, pochi personaggi possono vantare una storia tanto pionieristica quanto quella di Bilbolbul. Creato nel 1908 da Attilio Mussino, Bilbolbul è riconosciuto come il primo personaggio ricorrente dei fumetti ideati in Italia, segnando l'inizio di una tradizione che avrebbe avuto un impatto duraturo sulla cultura fumettistica nazionale.

In un periodo in cui il fumetto stava iniziando a prendere piede, il Corriere dei Piccoli si distinse per l'introduzione di storie illustrate, spesso prive di dialoghi e accompagnate da didascalie in rima, un formato innovativo per l'epoca. Bilbolbul, un bambino africano che viveva in un villaggio immaginario, divenne il protagonista di queste storie surreali, dove le metafore e i proverbi prendevano vita in modo letterale. Ad esempio, Bilbolbul poteva diventare rosso dalla vergogna o verde dalla rabbia, interpretando fisicamente le espressioni comuni. 

Bilbolbul, "Corriere dei Piccoli" n.13, 1909

Attilio Mussino: l'autore dietro Bilbolbul

Attilio Mussino nacque a Torino nel 1878 e iniziò la sua carriera come illustratore per riviste satiriche. Con il tempo, si specializzò nell'illustrazione di libri per bambini e divenne uno dei primi collaboratori del Corriere dei Piccoli. Oltre a Bilbolbul, Mussino creò altri personaggi per la testata, come Gian Saetta e Schizzo, contribuendo significativamente alla formazione del linguaggio fumettistico italiano. 

L'evoluzione del personaggio nel tempo

Bilbolbul rappresenta un esempio di come il fumetto potesse essere utilizzato come strumento educativo e di intrattenimento. Le sue storie, pur nella loro semplicità, affrontavano temi universali come la comprensione delle emozioni e l'interpretazione del linguaggio figurato. La scelta di un protagonista africano, seppur attraverso stereotipi dell'epoca, rifletteva l'interesse per l'esotismo e l'orientamento coloniale della società italiana del tempo. Tuttavia, con l'avvento del regime fascista e l'intensificarsi delle tensioni politiche, le storie di Bilbolbul cessarono nel 1933, in parte a causa della crescente avversione verso la rappresentazione di eroi neri positivi. 

Curiosità e impatto sulla cultura pop italiana

Nonostante la sua breve durata, Bilbolbul lasciò un'impronta indelebile nella storia del fumetto italiano. Il suo nome è stato utilizzato per il festival internazionale di fumetto "BilBOlbul", che si è tenuto annualmente a Bologna dal 2007 fino al 2021, celebrando la tradizione e l'evoluzione del fumetto in Italia. 

Bilbolbul non è solo il primo fumetto italiano; è un simbolo di come l'arte del fumetto possa evolversi e adattarsi alle esigenze culturali e sociali di un'epoca. La sua creazione e la sua breve ma significativa presenza nel panorama editoriale italiano testimoniano l'ingegno e la creatività di Attilio Mussino, nonché l'importanza del Corriere dei Piccoli nel promuovere nuove forme di narrazione per i giovani lettori. Oggi, Bilbolbul continua a essere ricordato come un pioniere, un personaggio che ha contribuito a gettare le basi per il ricco e variegato mondo del fumetto italiano.

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